Parliamo volentieri di ATBio per diversi motivi. In primo luogo perché qualche anno fa quando l’associazione fu costituita, era il febbraio del 2012, credendo nel progetto mi sono impegnato come socio fondatore.
Poi perché, come Bioqualità, abbiamo collaborato attivamente con gli amici dell’associazione mentre seguivamo un altrettanto importante progetto, questa volta di formazione, Accademia Bio. Per quest’ultima abbiamo infatti progettato alcuni bei corsi per Tecnici Ispettori nei quali sia noi, sia loro, abbiamo creduto molto e che ci ha dato grandi soddisfazioni; ma parliamo volentieri di ATBio soprattutto oggi che si è rinnovata, ampliandosi e dandosi obiettivi ancora più ambiziosi.
Oggi ATBio non è solo l’associazione dei Tecnici Ispettori ma è diventata la casa comune anche dei Tecnici Consulenti. E’ una realtà unica nel panorama nazionale e molto attuale. Da sempre il settore del biologico ha sofferto di una grave carenza organizzativa; sono sempre mancati i soggetti di rappresentanza di due categorie fondamentali anche se diverse e con ruoli ovviamente speculari e non sovrapponibili: gli incaricati del controllo e i consulenti.
Categorie, queste, dalle indiscutibili somiglianze. Entrambe composte da liberi professionisti, specializzati nelle medesime discipline scientifiche, che devono avere la comune profonda conoscenza della normativa europea e nazionale e delle tecniche produttive declinate secondo la filiera produttiva di cui si occupano.
Tutto questo, però, applicato a due distinte professioni e a ruoli, nei confronti delle aziende che fanno biologico, chiari e distinti. Il loro posizionamento nel campo da gioco non deve mai essere dubbio, ma esatto e trasparente.
Se già da diversi anni molti di noi si sono convinti che per far crescere la qualità del sistema di controllo fosse indispensabile far dialogare tra loro e dare voce istituzionale ai Tecnici Ispettori, oggi il passo successivo è quello di farli dialogare costruttivamente con i Tecnici Consulenti. Anche in questo modo si spazzano via le zone d’ombra, le contiguità opache e si agisce per far crescere la competenza e le opportunità professionali.
Ancora più di prima, dunque, c’è bisogno di ATBio, cioè di un soggetto di rappresentanza che sappia prima di tutto relazionarsi con gli altri attori coinvolti nel mondo del biologico, a partire dalle istituzioni. C’è bisogno di chi sappia invitare e accogliere nella propria casa il più alto numero di professionisti del settore, perché possano così confrontarsi e conoscere sempre meglio la realtà produttiva nazionale in tutte le sue sfaccettature. E, non da ultimo, è necessario che i tecnici ispettori e i tecnici consulenti si formino e si aggiornino in modo continuo trovando nell’associazione il soggetto preposto sia alla progettazione della formazione, sia alla ricerca di opportunità professionali per i soci stessi.
Rivolgiamo, allora, i nostri migliori auguri ad ATBio che continueremo a seguire e con cui continueremo a collaborare come abbiamo fatto in passato.
Molto di recente abbiamo rinnovato la collaborazione organizzando una giornata di studi sul nuovo D.Lgs. 20 in merito al sistema del controllo e che ha dimostrato, come meglio non si poteva sperare, come il dialogo tra queste due categorie sia fruttuoso e utile per capire meglio la complessità del sistema del biologico.
Per chi fosse interessato a conoscerli meglio, i contatti di ATBio sono:
Carlo Bazzocchi – presidente – presidente@atbio.it
Doriano Giulianini – vice presidente – vicepresidente@atbio.it
Per contattare ATBio: info@atbio.it
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