Sana 2019 è ancora più grande. E Bioqualità vi aspetta presso il pad. 29, stand A25 dal 6 al 9 settembre
Less is more…
Come segnalato nei mesi scorsi da Vetrina Bio Bank 2019, si configura una generalizzata tendenza alla riduzione dell’uso di additivi, coloranti, conservanti, oltre a una maggiore attenzione alla presenza nelle materie prime di residui di pesticidi ed erbicidi e altre sostanze nocive per persone e ambiente.
Per questa ragione il bio, come è chiamato nel gergo comune il metodo di coltivazione biologico, cresce anno dopo anno in tutti i comparti produttivi nei quali è presente. Oltre ovviamente all’agricoltura e all’allevamento, aumentano gli altri settori coinvolti: dalle aziende di trasformazione alimentare al settore tessile, dalla cosmesi alle bevande, e ancora dalla cura della persona e della casa fino al pet care, per soddisfare una clientela sempre più attenta e informata. E settembre, mese per antonomasia di ripresa delle attività, del lavoro e ricco di buoni propositi e nuove prospettive, parte subito con la più importante vetrina italiana che racconta e fa vivere un’esperienza concreta dal punto di vista dell’evoluzione del biologico e del naturale. Alla crescita della domanda di alimenti biologici, di integratori e cosmetici naturali per la cura di sé e di prodotti sostenibili risponde Sana (31^ edizione), salone organizzato da BolognaFiere, in collaborazione con Assobio e Federbio, con i patrocini del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e il supporto di ITA, Italian Trade Agency.
Offre, oltre ai consueti tre macro settori, Food (padiglioni 29/30), Care&Beauty (padiglioni 25/26) e Green Lifestyle (padiglione 28) con 1.000 espositori e 60.000 mq di esposizione, un ricco Programma di eventi di alto profilo tra cui spicca l’appuntamento riassuntivo in tema di dati e trend, fissato per il 6 settembre alle 15.00 in Sala Notturno: l’Osservatorio Sana 2019, curato da Nomisma con il patrocinio di Federbio e Assobio. Una dettagliata panoramica che propone il monitoraggio dei numeri chiave della filiera del biologico, dalla produzione fino alle dimensioni del mercato e i desiderata dei consumatori. Un approfondimento dedicato alla dimensione dell’export italiano dei prodotti agroalimentari biologici sarà focalizzato sul posizionamento competitivo del bio Made in Italy sui mercati esteri, quello russo e giapponese in particolare.
In attesa dunque dei dati che illustrano i numeri del mercato e le nuove tendenze, condividiamo quelli salienti emersi durante l’edizione del 2018 oltre a quelli degli anni passati: essi mostrano infatti che consumi, export, superfici coltivate e operatori sono sempre in crescita.
Un mercato che vale e che cresce
Un comparto del valore di 3.552 mln di euro nel 2017 (somma delle vendite consumi at home e vendite away from home) che aumenta dell’8% sull’anno precedente e raddoppia rispetto al 2012 (1.720 mln di euro). Sul fronte dell’export si sale a 5.612 mln di euro, con crescita del 534% negli ultimi dieci anni.
Nel 2017 ben 8 italiani su 10 acquistano prodotti bio e il 42% di questi è un frequent user, segno che si tratta di un trend dominante e con potenziale ancora molto alto.
Altra conferma già emersa nel 2016, il calo percentuale delle vendite del bio nei negozi specializzati (19%) rispetto alle vendite nella GDO (44%), dovuto soprattutto dalla percezione dell’offerta disponibile (24%) e da una maggiore fiducia nei prodotti venduti (19%). Inoltre, valorizza la GDO anche l’aumento e il cambiamento dell’offerta con numeri di referenze disponibile sempre in crescita (GDO 3.529 referenze in 22 catene, dato quasi raddoppiato dal 2014, negozi specializzati 1.437). Al di là dei dati, il canale specializzato però risulta essere ancora un riferimento per i consumatori al punto che rappresenta ancora oggi un quarto degli acquisti bio degli italiani. Tra i punti di forza si evidenziano la relazione tra personale addetto alla vendita e clientela, la percezione di qualità alta e un assortimento maggiore nel fresco e freschissimo ed anche nel non food (con marchi di nicchia a meno standardizzati) e infine la capacità di offrire a scaffale posizionamenti di prezzo differenti.
Nella grafica i Driver di scelta di acquisto nei supermercati e nel piccoli punti vendita.

Fonte Nomisma per Osservatorio 2018
Perché e cosa scelgono gli italiani?
Quasi un italiano su due predilige i prodotti biologici perché li ritiene “esattamente quelli che voglio” e, a fronte di una domanda sempre crescente, (nel 2018, l’81% delle famiglie hanno acquistato bio almeno una volta l’anno) emerge sempre più l’attenzione per l’ambiente (26%), la ricerca di maggiore sicurezza e qualità (47%) e la percezione di prodotti salutari (52%).
Nella guida all’acquisto anche il packaging ecologico (biodegradabile/compostabile/riciclabile), i prodotti con l’attributo vegan e quelli identificati come superfood. Tra le categorie più acquistate spiccano frutta e verdura (scelte dal 61% dei consumatori), seguite da latte e derivati (57%) e uova (53%).
La coltivazione bio in Italia e gli operatori coinvolti
Un cenno infine ai dati SINAB (Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, progetto del MiPAAFT gestito da ISMEA e CIHEAM) che fotografano lo status delle superfici coltivate in Italia, riportando che hanno superato l’1,9 milioni di ettari: una crescita del 6,3% rispetto al 2016 ma, tornando indietro nel tempo, osserviamo una conversione al biologico notevole rispetto al 2011, quando le superfici contavano 1.096.889 ha (73,2%)! In termini assoluti, nell’ultimo anno sono stati coltivati con metodo biologico oltre 110.000 ettari in più. Dati interessanti dalle regioni meridionali: Sicilia (427.294 ha), Puglia (252.341 ha) e Calabria (202.119 ha) che, insieme detengono il 46% delle superfici coltivate a biologico. L’Emilia-Romagna si posiziona tra le prime cinque Regioni con 134.509 ha totali, mentre la Lombardia è la Regione che cresce di più (+21,4%).
Altro dato importante è il numero di aziende inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica arrivate a circa 76.000 nel 2017, con un incremento del 5,2%.
Lo schema sottolinea l’impennata degli operatori coinvolti:
Infine, un interessante sondaggio ha evidenziato nelle risposte un accresciuto interesse per lo sviluppo del biologico in cui spiccano, al primo posto con un grande 90%, campagne di educazione alimentare seguite dell’intensificazione dei controlli sul biologico, divulgazione, campagne pubblicitarie, ecc.

Fonte Nomisma per Osservatorio 2018
Novità e conferme del Salone
Sul fronte eventi la novità assoluta è l’introduzione di due giornate di lavori, oltre ai quattro già programmati, dal titolo Dalla Rivoluzione verde alla Rivoluzione bio, occasione di incontro tra operatori del settore, esperti internazionali e istituzioni per favorire il confronto e, soprattutto, offrire un quadro sempre aggiornato su opportunità di mercato e sfide future.
Tutti i dettagli degli stati generali del bio tra presente e futuro che si svolgeranno il 5 e 6 settembre presso il Palazzo dei Congressi nel nostro articolo.
Non mancano le attività legate ai social con i consueti hashtag dedicati per restare sempre aggiornati. Tra le altre il concorso fotografico #pianetaSANA che ha raccolto, fino al 20 agosto, scatti di scelte green: alimenti biologici e materie prime che rispettano la natura, cosmetici delicati per il benessere del corpo, comportamenti sostenibili che accompagnano le avventure quotidiane con il sorriso. Una sfida fotografica, un inno al rispetto del pianeta, un richiamo all’azione per postare e pubblicare il proprio contributo, consigli bio e azioni eco-friendly. La premiazione per gli scatti che hanno interpretato al meglio il contest avverrà durante Sana 2019.
Immancabile Sana Academy con 3 incontri dedicati a intolleranze e allergie alimentari, interazioni tra alimenti, ingredienti botanici e farmaci, sviluppo di nuovi prodotti per la salute da sottoprodotti e scarti della filiera agro-alimentare.
Sana 2019 è plastic Free! Dunque zero plastica nei bar e nelle aree di ristoro, iniziativa in linea con i principi e i valori che da sempre sono alla base della filosofia del salone.
Sana si conferma dunque il luogo ideale per gli incontri degli addetti ai lavori delle aziende del settore ma anche vetrina aperta al pubblico dove scoprire, testare e assaggiare le novità del momento alla scoperta di ingredienti innovativi e sempre più naturali: non può dunque mancare un tour presso Sana Food e il Sana Store arricchito da momenti di degustazione, presentazioni di nuovi prodotti, show cooking e vendita diretta.
Saremo felici di incontrarvi nel nostro stand A25 nel padiglione 29.
Sarà bello conoscervi, parlare di bio, di imprese, di normativa, di problemi aziendali che si risolvono
affiancati dalla “vostra” rete di consulenti Bioqualità.