A settembre Bologna si è trasformata nella capitale del biologico e del viver sano mostrando il suo lato impegnato e sensibile ai temi ambientali, con un’attenzione verso l’agroalimentare che si allontana sempre più dalla chimica per le coltivazioni, per la fauna che se ne ciba e per tutti noi. Quindi esserci, ascoltare, assaggiare, capire, appassionarsi è stato il vero mood di una città biologica e resiliente.
E la risonanza c’è stata anche dal lato social: è esplosa la bio mania attraverso l’uso di hashtag dedicati su Instagram e un vero e proprio tam tam su Twitter e Facebook. Come gli scorsi anni, anche noi di Bioqualità abbiamo aderito all’eco mediatico postando e twittando con passione dal nostro stand fieristico, creando contenuti specifici per questo periodo con l’hashtag #SettembreBioaBologna che ha racchiuso in sé lo spirito di una città curiosa, sempre più attenta e sensibile alle tematiche verdi.
Ecco i nostri quattro punti cardinali di interesse
Sana 2018
Faro di approfondimenti sul biologico, nuove sperimentazioni di stili di vita e un approccio più consapevole su come alimentarsi.
Il 7 settembre ha aperto i battenti Sana 2018, salone internazionale leader in Italia per il bio. Citando l’ultimo comunicato stampa del 10 settembre pubblicato sul portale di Sana 2018:
il salone, ormai consolidato dal punto di vista logistico, ha presentato in questa edizione più di 950 prodotti novità e generato circa 2000 incontri b2b con buyer di 30 paesi stranieri, decine di convegni, +27% per gli appuntamenti dedicati alla formazione di SANA Academy. Aziende e professionisti del biologico e del naturale si sono dati appuntamento a Sana, che si è confermato occasione irrinunciabile per sviluppare contatti commerciali, fare il punto sul settore e trovare linee di indirizzo spendibili per il futuro – Per il pubblico finale, Sana ha rappresentato una finestra per conoscere i nuovi trend del mercato e un modo per fare acquisti di qualità.
Tanti i seminari che come ogni anno animano l’appuntamento fieristico, durante i quali sono stati presentati i dati sul peso del biologico nei mercati (sia Italia, che cenni sull’Europa) di cui rimandiamo gli approfondimenti nei prossimi mesi per un confronto sui dati degli anni precedenti.
Un plauso particolare va anche al team web di Sana che ci tenuti aggiornati sulle molteplici iniziative. Attraverso i canali social attivi di Facebook, Instagram, Twitter e Youtube e utilizzando specifici hashtag come #SANA16 #SANAexperience #BloggerForSana e quelli più tematici come #SANAfood #SANAwellbeing #SANAlifestyle, hanno amplificato a 360° l’esperienza fieristica.
Un villaggio per degustare e imparare
Festa del Bio
Ed ecco il secondo avvenimento su cui ci siamo concentrati. Sabato 8 settembre a Bologna, nella bella cornice di Piazza Minghetti si è svolta l’ultima tappa di Festa del Bio, iniziativa ideata da FederBio, road show che ha toccato 5 città a partire dallo scorso maggio, totalmente aperta al pubblico.
Una giornata davvero a tutto bio. Tra i talk show tutti incentrati sulla riflessione segnaliamo:
- la vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Susanna Cenni, che ha parlato dei costi economici e ambientali dell’inquinamento;
- Carlo Malavolta, referente PSR Agricoltura Biologica Regione Emilia-Romagna, ha indicato le priorità nelle politiche regionali e nella progettazione delle risorse da investire;
- Giorgio Zampetti, direttore di Legambiente, ha fatto il punto sulla buona percentuale in Italia di superfici dedicate all’agricoltura biologica (15%), ma puntando il dito sui finanziamenti che sono inferiori al 3%;
- e ancora, WWF sulla biodiversità e LIPU sull’estinzione di alcune razze di uccelli comuni.
A completamento di una giornata ricca e piena si sono svolte le degustazioni di cibo, i laboratori per i bambini, le presentazioni di libri (tra gli altri, il Professor Gianumberto Accinelli con Breve storia di un raggio di sole) e gli immancabili show cooking, tutti declinati al tema bio.
Nota particolare, al mattino la presentazione del rapporto Cambia la terra – edizione annuale 2018 – Chi inquina campi e cibo non paga: facciamola finita! Al pomeriggio un interessante incontro sul tema dei pesticidi chimici di sintesi dal titolo #ipesticididentrodinoi: la scelta per la salute nostra e del pianeta è in mano alle donne, tavola rotonda tutta al femminile. Tutte le dirette su Facebook.
Passioni che cambiano il mondo
Resilienze 2018
Si tratta di un festival molto articolato e interessante, che Bioqualità ha pensato di sostenere: un bel progetto a cura di Kilowatt svoltosi nel weekend (7-9 settembre) alle Serre dei Giardini Margherita, grande parco cittadino. Giunto alla 2° edizione, quello di Resilienze è un appuntamento ricco di spunti di riflessione sulle grandi trasformazioni planetarie attraverso l’uso di linguaggi e mezzi con un taglio più emozionale. La chiave per affrontare un futuro incerto è stata trasposta nella facoltà degli esseri umani a far fronte in modo positivo ad eventi traumatici e negativi. Per creare un ponte di condivisione tra le persone (è stato anche creato un gruppo pubblico su Facebook) la rassegna si è sviluppata su quattro parole chiave: narrazione, percezione, sperimentazione, sguardi.
Interessanti sia le proiezioni che i seminari che hanno dato spazio al coraggio di rialzarsi e alla consapevolezza dei limiti, alla poesia del racconto e all’impegno dell’agire. Approfondimenti sui temi del cambiamento climatico, dell’inquinamento e dei conflitti ambientali, ma con mezzi e forme inedite, più efficaci e coinvolgenti. Tra i tanti eventi abbiamo pensato di segnalarvi quelli che ci hanno coinvolto e colpito in maniera particolare.
- venerdì 7 settembre, al calare della sera per la rassegna sguardi un documentario prodotto da Patagonia, azienda da anni sensibile ai temi ambientali e promotrice di progetti, ha raccontato la campagna Save the Blue Heart of Europe di Britton Caillouette. L’obiettivo è quello di proteggere la regione dei Balcani da 3000 potenziali progetti idroelettrici di costruzione di dighe per tentare di salvaguardare l’aspetto e la natura degli ultimi fiumi selvaggi. Per saperne di più di ciò che è diventato un vero e proprio movimento, veicolato attraverso la pagina Facebook (che ha già ben oltre 5000 like), è possibile visitare il sito dedicato anche per conoscere il calendario delle proiezioni future del film;
- sabato 8 settembre trascorre con una varietà di interventi dalle rassegne stampa a suon di musica, ai momenti di riflessione sul cibo, sport e salute. Per narrazioni di interesse anche La narrazione mediatica dei temi ambientali – scenari e sfide, ovvero come i media trattano le tematiche legate alla resilienza, ai cambiamenti climatici e alle trasformazioni del pianeta, inclusa la vera informazione e tutte le diffuse mistificazioni. E nel pomeriggio la presentazione del saggio Iperoggetti di Timothy Morton che ha introdotto spunti di riflessione su come i fenomeni estremi e le nostre azioni hanno un impatto ambientale e di ridefinizione sociale. A chiusura della serata per sguardi, Planet Ocean (di Jean Arthus Bertrand e Michael Pitiot) sonorizzato live dal duo Interiors. Un racconto sull’habitat sommerso e su ciò che vi naviga sopra, dicotomia tra meraviglie sottomarine e i rischi che arrivano dallo sfruttamento ittico intensivo, dall’inquinamento industriale delle acque, dall’estinzione di molte specie;
- dal mattino di domenica 9 settembre e per tutto il giorno Le Serre Dei Giardini Margherita hanno ospitato un mercato biologico a Km0 con produttori e realtà del territorio, completato da incontri per conoscere i prodotti, le idee, le filiere sostenibili e le nuove pratiche di produzione e consumo resiliente.
Per il tema sperimentazione un affascinante workshop di apicoltura urbana a cura di BEEing (startup italiana nata dalla passione di due giovani romagnoli per le api) alla scoperta della vita delle api nel loro fondamentale ruolo di impollinatrici e con la presentazione di un’arnia urbana innovativa che semplifica il sistema di estrazione del miele.
Per narrazioni a metà pomeriggio la presentazione del volume di Alberto Grandi, docente di Storia delle imprese a Parma, Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani. Incontro con l’autore a cura di Gusto Nudo Festival.
In serata per percezioni, I signori del cibo – Viaggio nell’industria alimentare che sta divorando il pianeta: un monologo frutto di un’inchiesta dell’autore Stefano Liberti, giornalista e documentarista, che ha dialogato con il pubblico per mettere in luce un sistema di sfruttamento della terra e dei lavoratori, indagando su origine, percorso e trasformazione fino alla distribuzione del cibo che acquistiamo.
Stimolante anche l’incontro di un gruppo di giornalisti che ha parlato di come il quinto potere affronta le tematiche ambientali. Si è sviluppato un dibattito teso alla crossmedialità: usare quindi il giornalismo, la ricerca scientifica e il fotogiornalismo per creare reportage di impatto e comprensibili ai più. Il tutto in un’ottica di sensibilizzazione del pubblico ai temi ambientali. Erano presenti Giovanni Stinco (Radio Città del Capo), Elisabetta Tola (Rai Radio3) e Mauro Buonocore (CMCC Climate). Grazie alle dirette trasmesse da Kilowatt sulla pagina Facebook, è possibile riascoltarne tutti i passaggi e gli approfondimenti.
Nella giornata di domenica 9 settembre, anche la premiazione e visione delle opere vincitrici del bando di concorso Sguardi Resilienti 2018. Ovvero opere audiovisive di registi italiani under 35 che hanno interpretato il tema della resilienza, raccontandone la complessità: dai cambiamenti climatici ai conflitti ambientali, dalla terra al cibo.
- Premio Resilienze 2018 Artquake di Andrea Calderone, esclusivo e intenso documentario presentato da Sky Arte HD sull’impatto dei terremoti sul patrimonio artistico;
- Premio Nuovi linguaggi 2018 Redrigerator di Silverio Desantis, approfondita riflessione sul problema dello spreco nella società attuale.
Una città aperta e partecipe
Sana City
Dal 7 al 16 settembre, la dieci giorni curata da EcoBio Confesercenti ha vivacizzato Bologna con oltre 100 appuntamenti davvero vari e sparsi un po’ ovunque sul territorio: la 7° edizione bolognese di EcoBio in Città/Sana City, con numerose iniziative per capire e condividere idee e progetti, hanno fatto da corollario alla 30^ edizione di Sana che si svolgeva a BolognaFiere.
Un luogo in fermento Bologna, complice anche un clima estivo con temperature piacevoli che ha indotto i più a godersi la città muovendosi tra degustazioni e assaggi, cene a tema, open day e workshop, inaugurazioni di nuove e originali attività, proiezioni e visite guidate, trattamenti e test di prevenzione, tutte attività legate da una vocazione al biologico e al naturale.
Per concludere, si è trattato di un periodo molto ricco che ci ha offerto davvero numerosi spunti di riflessione. Il mese di settembre rappresenta per tutti un nuovo inizio e per Bologna si è trattato di un’importante occasione per rimettere in luce temi che ormai è bene che coinvolgano tutti, usando mezzi e canali innovativi per la diffusione di tutte quelle pratiche virtuose che, ci auguriamo, possano generare impatti positivi sulla nostra fragile e, allo stesso tempo resilente, Terra.